Quando si parla di Falanghina, uno dei vitigni bianchi più noti e apprezzati della Campania, non si può fare a meno di chiedersi: perché si chiama così? Cos’è che rende così intrigante questo nome, che da sempre ha affascinato gli appassionati di
Quando si parla di Falanghina, uno dei vitigni bianchi più noti e apprezzati della Campania, non si può fare a meno di chiedersi: perché si chiama così? Cos’è che rende così intrigante questo nome, che da sempre ha affascinato gli appassionati di
Studio e ricerca all’Università di Navarra che annuncia concreti benefici, scientificamente dimostrati, della potatura delicata sulle viti. Una tecnica realizzata da due ricercatori europei e che ne dimostra una crescita più sana e vigorosa. A dimostrare gli esiti del sviluppo in ambito
E’ Syn il progetto innovativo dell’enologo Marco Macellani che unisce territori e storie in una nuova visione del vino. Marche, Abruzzo e Puglia stringono l’accordo nell’etichetta che celebra la sinergia tra territori, persone e tradizioni vinicole ma strizzando l’occhio ad un approccio
Scienza, studio e sperimentazione sui vitigni resistenti e sugli esiti di produzione all’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis”di Avellino in occasione del seminario tecnico “Alla scoperta dei vitigni resistenti allevati nella Scuola Enologica di Avellino: degustazione tecnica trasversale vinificazione sperimentali vendemmia 2024”.
Produrre un vino bianco utilizzando uve a bacca nera rappresenta un esempio significativo della versatilità della viticoltura e della vinificazione. Questa pratica, sebbene meno intuitiva rispetto alla produzione di vini rossi o rosati, si basa su principi chimici e tecnici ben definiti.
Giovanni Abrigo e il 1968, un anno importante che inizia a segnare il solco di una rigogliosa storia familiare e di una produzione accurata nella concentratissima Diano d’Alba, in provincia di Cuneo. Un disegno vitato di 15 ettari, diversamente distribuiti tra Diano
Discostiamoci dal programma Report e sul servizio andato in onda che ha suscitato non poche critiche, da parte di professionisti e appassionati, il mio articolo esamina in modo approfondito i punti salienti affrontati del servizio con occhio da professionista e sarà il
Due fattori climatici hanno caratterizzato l’annata vitivinicola 2023 in Piemonte: le temperature record e la siccità prolungata. Nessuna inversione di tendenza rispetto all’anno prima, se non nella raccolta delle uve: questa volta il clima ha inciso fortemente facendo diminuire la produzione di
“Qual è la giusta temperatura di servizio ed il giusto calice per la degustazione di un vino?” Un parametro molto importante prima della scelta del bicchiere è la temperatura di servizio. La temperatura di servizio è ritenuta così importanti che gli stessi
L’ autunno-inverno mite e molto siccitoso, una primavera indecisa costituita da un’imprevista variabilità che ha caratterizzato in particolare il mese di maggio e di giugno, compromettendo il regolare andamento climatico estivo, con piogge ed episodi isolati di grandine in diverse regioni d’Italia