Tornano questo weekend , sabato 23 e domenica 24, le Giornate Europee del Patrimonio (GEP). Il patrimonio come valore storico, artistico, culturale ma anche identitario. L’iniziativa è promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali per riaffermare la centralità del patrimonio culturale e del suo valore storico, artistico, identitario.
Weeekend, quindi, appuntamento con le ‘European Heritage Days’, la più estesa e manifestazione culturale a carattere europeo che prevede, due una due giorni di visite guidate e apertura straordinaria dei musei e di alcuni dei luoghi più suggestivi della cultura italiana. Quest’anno, il tema è ‘Patrimonio InVita’ (‘Living Heritage’) Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, e invita a riflettere sul patrimonio culturale immateriale inteso come sinonimo di patrimonio “vivo”.
Retaggio culturale e tradizione, un’eredità che riserva pratiche e modi di vivere, e una polimorfia cognitiva ed esplorativa del territorio vista da ogni angolatura. Una conoscenza ereditata dalle generazioni passate e ancora oggi utilizzate per comprendere il presente e per modellare il futuro e che saranno gli elementi centrali sui quali costruire la narrazione degli eventi delle Giornate.
Ecco definiti gli obiettivi delle GEP: riconoscere, salvaguardare e promuovere i beni del patrimonio culturale immateriale al fine di condividerli e trasmetterli in eredità alle generazioni future.
Nella giornata di sabato, inoltre, sono previste anche aperture straordinarie serali nei musei statali per guardare dalla prospettiva delle suggestioni un’inedita e condivisa esperienza culturale.
Tra le mete da poter scoprire, anche Carife in provincia di Avellino. Il Museo Archeologico si apre ai visitaori con il tema’ Esplorando il Patrimonio in vita (realtà virtuale e stampante 3D)’. Una dimensione ribaltata all’indietro e da rivivere con i visori VR per viaggiare nel tempo. Inoltre si potrà usufruire della stampa 3D e ammirare repliche degli oggetti esposti. Il museo si trova in via Melina, 24 a Carife e sarà aperto al pubblico sabato 23 settembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Sul complesso museale, inaugurato nel gennaio 2019, sono stati raccolti reperti provenienti da circa 300 sepolture tombali, rinvenute tra i comuni di Carife e Castel Baronia. Molte le campagne di scavi archeologici condotte tra il 1981 e il 1990 e che oggi conserva oltre 450 reperti da corredi funerari, risalenti in particolare all’epoca sannitica, (V-IV secolo a.C.)Ceramiche, armi, monili in bronzo e argento, vasellame, utensili e oggetti personali per toccare, simbolicamente, le civiltà preromane della Baronia.
Introduce il valore delle Gep, il direttore del museo archeologico di Carife Flavio Castaldo: “Il museo archeologico di Carife espone reperti archeologici di Carife e di Castelbaronia, in Baronia, territorio dell’Irpinia. Racconta dei Sanniti e della loro storia, a partire dal VI sec. a.C.: dalla formazione della loro identità culturale fino alla conquista romana. Nasce per un positivo orgoglio campanilista, che ha voluto preservare ed esporre nel paese ciò che nel paese ciò che è stato trovato in quaranta anni di scavi eseguiti in emergenza. Nei due giorni dedicati al patrimonio culturale si vuole esporre ai visitatori un progetto didattico, nato in collaborazione con il dipartimento di scienze umane dell’università di Salerno: riprodurre in formato digitale alcuni reperti che mostreremo per le scuole che ne fanno richiesta”