In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’iniziativa attiva una partnership virtuosa fra imprese e Scuole Tecniche Professionali con piani didattici personalizzati fino al 30%
42 le classi attivate in due anni con 23 marchi aderenti. Altagamma e Unioncamere stimano in 346.000 figure professionali il fabbisogno delle imprese dell’alto di gamma da qui al 2026. Solo il 50% di questo fabbisogno viene colmato
Milano, 26 gennaio 2023 – Davines, Feudi di San Gregorio, Ferrari Trento, Gucci, Pomellato e Zegna sono i brand che da quest’anno partecipano alla seconda edizione di Adotta una Scuola, progetto lanciato nel 2021 da Altagamma in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito che coinvolge 23 Imprese Socie della Fondazione, ambasciatrici dello stile di vita italiano nel mondo. Nei due anni di lavoro il progetto ha attivato 61 classi sul territorio italiano.
Le 6 nuove Imprese Altagamma si affiancano alle 17 che hanno partecipato alla prima edizione di Adotta una Scuola e che continuano anche per l’anno scolastico 2022/2023: Aurora, Benetti, Bottega Veneta, Brioni, Bvlgari, Fendi, Ferragamo, Giorgetti, Herno, Isaia, Loro Piana, Masseria San Domenico, Moncler, Poltrona Frau, Stellantis (con i brand Alfa Romeo e Maserati), Technogym, The Gritti Palace.
Secondo Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma: “Il progetto Adotta una Scuola è stato accolto con entusiasmo dalle scuole, dalle Istituzioni locali e dalle Imprese. Fondazione Altagamma da circa 10 anni è impegnata su questi temi, consapevole che l’autorevolezza dei brand coinvolti e il loro impegno nella tutela e delle filiere siano essenziali per il nostro comparto. La formazione manifatturiera rende possibili la realizzazione dei prodotti del Bello, Buono e Ben Fatto, elementi distintivi dell’identità italiana e del settore dell’alto di gamma, che in Italia vale il 7,4% del nostro PIL”
Le imprese culturali e creative italiane – protagoniste della moda, del design, dell’alimentare, dei motori, della gioielleria, dell’ospitalità e della nautica – da tempo denunciano la difficoltà a reperire sul mercato del lavoro quei “talenti del fare” che incarnano il patrimonio di saperi e valori caratteristici del Made in Italy d’eccellenza.
Il progetto Adotta una Scuola mira a creare o consolidare un rapporto virtuoso tra mondo della scuola e dell’industria affinando i programmi didattici per rispondere alle più attuali esigenze delle aziende e affiancando le expertise delle imprese alle competenze dei docenti.
L’“adozione” di una scuola da parte di un’impresa, che comporta un processo collaborativo codificato e costante, tende a ridurre il divario tra domanda e offerta di profili e competenze specifiche del comparto dell’eccellenza italiana, all’interno di un contesto nazionale che vede un tasso di disoccupazione giovanile pari al 23% . Contestualmente la collaborazione intende migliorare il percepito delle famiglie e dei ragazzi circa questi percorsi formativi e professionali che costituiscono interessanti percorsi professionali per i nostri giovani.
“Il tema della formazione tecnico professionale e più in generale quello del capitale umano nell’ambito dell’industria culturale e creativa è da anni centrale per le strategie della Fondazione” aggiunge la Direttrice Generale di Altagamma, Stefania Lazzaroni. “Siamo per questo lieti di poter contare sulla competenza in materia del nostro consigliere con delega alla Formazione e al Capitale Umano, Serge Brunshwig, CEO di Fendi, che da quest’anno coordinerà le attività formative di Altagamma”
Il fabbisogno di profili tecnici e professionali dell’alto di gamma italiano
Secondo lo studio Altagamma-UnionCamere pubblicato nel libro I Talenti del Fare 2, il fabbisogno di profili tecnici e professionali nei prossimi 5 anni è stimato in 346.000 rispetto ai 246.000 del 2021. Un segnale ambivalente, che indica una criticità̀ e al contempo la significativa crescita del mercato dell’alto di gamma mondiale, che ha registrato nel 2022 un incremento del 21%. Cresce dunque il fabbisogno di figure professionali manifatturiere, di cui però ad oggi solo il 50% riesce ad essere soddisfatto. Nel dettaglio saranno richiesti 108.000 profili nell’ Automotive, 94.000 nella Moda, 62.000 nell’Alimentare, 46.000 nel Design e Mobile e 36.000 nell’Ospitalità.