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Legge sull’enoturismo, arrivato il sì dal Consiglio Regionale per le aziende viticole campane

di Valentina Taccone

Il presidente della Commissione Agricoltura: “Prevista una dotazione finanziaria per far conoscere il testo e diffonderne il contenuto. Importante strumento soprattutto per le aree interne nell’ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici”

Napoli – Approvato dal Consiglio Regionale la legge sull’enoturismo per le aziende, da tempo in attesa di  opportunita’ e tutela della qualita’. La proposta di legge, dedicata alle attività enoturistiche, è stata presentata in veste di primo firmatario dal consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura, Il testo è stato licenziato con voto unanime da parte di tutta l’aula, a sostegno e conferma delle direttive disciplinate in materia enoturismo in Campania. Un decreto che definisce una  necessità per regolamentare un’attività che può essere strumento di crescita produttiva ed occupazionale per le tante aziende campane impegnate nella vitivinicoltura.
A tal proposito, con evidente soddisfazione, il presidente Petracca ha dichirato: “Con questa legge colmiamo una lacuna legislativa e mettiamo la Campania tra le poche, pochissime Regioni italiane ad essere dotato di uno strumento legislativo moderno e snello, che regolamenta l’attività enoturistica senza ulteriori appesantimenti burocratici, ma con l’intento, al contrario, di favorirne la diffusione e tutelarne l’aspetto qualitativo” – e aggiunge – si tratta di un provvedimento che farà fare un salto di qualità alla Campania del vino. Rappresenta una grande opportunità per le nostre aziende in termini di valorizzazione dal punto di vista turistico delle cantine e del territorio su cui insistono. A conferma di questo ho chiesto ed ottenuto, in occasione dell’approvazione in Commissione, una dotazione finanziaria che servirà proprio per una più capillare diffusione e promozione del testo e dei suoi contenuti normativi“.

La legge sull’enoturismo, già dagli ultimi incontri con i produttori, pare essere stata scritta insieme al largo consenso dei produttori, con la definizione di un testo largamente in linea possibile con le esigenze del comparto che resta uno dei motori dell’agroalimentare campano. La normativa, difatti, parla alle attività enoturistiche e stabilisce i requisiti minimi di esercizio, oltre che le opportunità di formazione per ottenere le necessarie qualifiche allo svolgimento delle attività enoturistiche ed istituisce l’osservatore regionale dedicato all’enoturismo. Particolare attenzione è stata fatta alle aree interne della Campania, zone maggiormente vocate alla vitivinicoltura, ancor più in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici e di diversificazione dell’offerta turistica. In pratica, così dichiarato dai rappresenti del Consiglio Regionale,  pare essere uno strumento utilissimo che mette in connessione il tessuto produttivo, le attività turistiche e territori.

 

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