RUBRICA || Viaggia, degusta, ama || L’esperienza enoturistica e la vendemmia secondo le 5 W° *Who? What? ,When? Where? Why?

di Lucrezia Vitale

In data 13 luglio 2023 è stato firmato a Roma, da Paolo Pennisi, direttore generale dell’Ispettorato del Lavoro, e da Angelo Radica, presidente di Città del Vino, il Protocollo d’intesa per la regolamentazione dell’attività di vendemmia turistica nelle aziende vitivinicole. La definizione di ruoli e modalità operative di questa ulteriore esperienza che può coinvolgere il turista in visita nelle vigne o in degustazione in cantina, si è resa necessaria per le prevedibili aree di incertezza nello svolgimento di una serie di comportamenti e ruoli simili alle specifiche mansioni degli addetti ai lavori. Da alcuni anni si assiste ad un arricchimento dell’offerta enoturistica che contempla attività sempre più diversificate e coinvolgenti, nella costruzione di un modello di turismo che supera la fruizione immediata e di consumo delle risorse materiali a disposizione (ambiente, cantine) e che vede il turista al centro e protagonista della sua esperienza (Giaccone et al., 2017) .

La regolamentazione parte dalla definizione del tipo di attività riconducibile alla vendemmia turistica: un’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica e circoscritta a specifici spazi. Nello specifico, si pone come un’attività di carattere ludico e creativo, in linea con altre iniziative intraprese dalle aziende e promosse dagli operatori turistici nel corso delle visite -come lezioni di cucina, attività sportive o legate all’artigianato locale (Gómez-Carmona et al., 2023).

La sicurezza e la qualità dell’esperienza della vendemmia turistica, sono state considerate la priorità della regolamentazione e quindi ne sono stati stabiliti limiti ed indicazioni operative. L’attività si può svolgere per poche ore nell’arco della giornata, con una scelta tra la fascia oraria antimeridiana o postmeridiana, e la stessa non può ripetersi più di due volte nella stessa settimana presso la stessa azienda vitivinicola. Gli operatori non possono corrispondere alcun compenso economico o in natura ai turisti partecipanti. In riferimento alle dotazioni necessarie, la cartellonistica viene specificamente prevista per distinguere i filari della vendemmia turistica da quelli dedicati ai vendemmiatori professionisti, evitando così la confusione tra le due attività. Nell’azienda devono inoltre, essere formati e disponibili dei tutor per assicurare lo svolgimento dei contenuti dell’esperienza e la vigilanza sull’utilizzo di apposite attrezzature dedicate specificamente alla vendemmia turistica. Prima dell’inizio dell’attività, i referenti aziendali o tutor devono fornire istruzioni appropriate sull’uso delle attrezzature e sui comportamenti da seguire durante le operazioni. È importante garantire che ai turisti sia vietato l’utilizzo di macchine agricole e il coinvolgimento nelle operazioni di carico e scarico delle cassette d’uva.

Non mancano alcuni aspetti formali e procedurali a carico delle aziende che voglio arricchire il proprio pacchetto turistico con questa proposta: le aziende vitivinicole o gli operatori enoturistici che organizzano la vendemmia turistica devono comunicare l’attività al Comune competente prima dell’inizio delle operazioni. Questa comunicazione deve includere informazioni sulla polizza assicurativa di responsabilità civile, i nominativi dei referenti aziendali e dei tutor, nonché i dettagli sulla localizzazione, gli identificativi catastali e gli orari delle attività. Inoltre, le aziende devono stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile nei confronti dei turisti e devono rispettare le normative locali in merito all’avvio dell’attività enoturistica e alle comunicazioni relative alle giornate dedicate alla vendemmia turistica didattica.

In conclusione, l’enoturismo si conferma come una delle espressioni più vitali ed evolutive del turismo in Italia, in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei turisti: evasione, esperienze educative, co-creation ed immersione nella natura. Tutti elementi, per fortuna, compatibili ed incentivanti la sostenibilità dell’esperienza turistica, spesso indicata come generatrice di fenomeni impattanti sull’ecosistema (Pechlaner et al., 20.19).

 

Giaccone, S. C., Galvagno, M., & Di Mauro, E. (2017). Competere attraverso il turismo creativo: un’analisi delle preferenze verso la Sicilia (Competing through creative tourism: an analysis of preferences towards Sicily). Sinergie Italian Journal of Management, 35(May-Aug), 299-318.

Gómez-Carmona, D., Paramio, A., Cruces-Montes, S., Marín-Dueñas, P. P., Montero, A. A., & Romero-Moreno, A. (2023). The effect of the wine tourism experience. Journal of Destination Marketing & Management, 29, 100793.

Pechlaner, H., Innerhofer, E., & Erschbamer, G. (Eds.). (2019). Overtourism: Tourism management and solutions. Routledge.

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