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Sviluppo e cultura, le chiavi del futuro della pluripremiata Scuola Enologica De Sanctis di Avellino alla 55esima edizione di Vinitaly

di Valentina Taccone

Verona – Al ‘VII Concorso Enologico degli Istituti Agrari d’Italia 2023’, l’antica Scuola Enologica saluta Verona portando a casa riconoscimenti e un positivo messaggio di crescita economica. L’ago della bussola è direzionata verso il comparto vitivinicolo. Dunque, la strada da proseguire, diritta e in discesa, si conferma per l’Italia, quella dell’agroalimentare. Indiscutibilmente di qualità.
Ed è proprio in occasione della 55esima edizione di Vinitaly, il più importante Salone internazionale dei vini e distillati, lo storico Istituto Tecnico Agrario ‘F.De Sanctis’ di via Tuoro Cappuccini di Avellino, è stato protagonista presso l’auditorium ‘Verdi’ del Palazzo Congressi VeronaFiere, per l’assegnazione e il ritiro di cinque riconoscimenti alla presenza del parterre istituzionale presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni insieme ai Ministri Francesco Lollobrigida (Mipaaf), Adolfo Urso (Mimit), Daniela Santanché (Mit) e Orazio Schillaci (MSal). La Premiazione del VII Concorso Enologico degli istituti agrari d’Italia 2023.

L’Antica Scuola Enologica De Sanctis 1879 di Avellino si fa spazio tra le varie realtà di eccellenza, nel settore della formazione, come la scuola maggiormente premiata di tutta Italia grazie alla produzione vitivinicola dell’azienda interna al plesso scolastico. I veri protagonisti, sono state le denominazioni prodotto dagli allievi cooadiuvati dal direttore dell’azienda, Fabrizio Scotto di Vetta insieme al corpo docente. Fiano di Avellino Docg 2021, Campania Greco Igp 202, Campania Aglianico Igp 2021, Vino Spumante di Qualità Rosato Aglianico S.A. e Vino Spumante di Qualità Fiano S.A le insignite di meritata onorificenza.


Stamattina Verona, presso l’Auditorium Verdi si è svolto il settimo Congresso Nazionale degli Istituti Agrari. La scuola di Avellino ha ottenuto il maggior numero di premi alla presenza del presidente del consiglio Meloni, il ministro della salute Schillaci , del turismo Santanché, del ministro delle imprese e del made in Italy Urso e il ministro all’Agricoltura Lollobrigida, che non ha esitato a complimentarsi, unitamente al direttore generale del CREA Stefani Vaccari, al lavoro svolto. Non possiamo non essere immensamente soddisfatti di questo risultato che vede la Scuola Enologica di Avellino ai vertici dei livelli nazionali per la qualità della produzione vitivinicola. Abbiamo ricevuto il massimo punteggio con il Fiano, il Greco e l’Aglianico e con i due spumanti”.
Al tavolo del dibatto dell’evento, il settore agroalimentare, soprattutto quello vitivinicolo, si esprime come un collaudato sistema di sviluppo verso i settori dell’economia e del lavoro, dell’ambiente, del tanto discusso ambito della salute, tutti declinati alla cultura. E di nuovo, ritorna lo slogan del made in Italy che avanza. Soprattutto tra i banchi di scuola e nei corsi formativi della scuola dell’obbligo e delle università. Come, anche, il premier Giorgia Meloni, ha lanciato il suo messaggio di positività, facendo riferimento ai numeri incoraggianti dell’export legato alla ‘buona tavola’ italiana proprio all’interno e in occasione del Vinitaly.


Sulla stessa falsariga, il dirigente scolastico Pietro Caterini, ha continuato soddisfatto: “Il lavoro che si fa costantemente nella scuola unito all’impegno dei ragazzi fa ottenere questi risultati soddisfacenti. Durante il congresso si è parlato molto del benessere, dell’agroalimentare e della salute e i ministri hanno sottolineato fortemente, con il sostegno dell’intervento del Presidente Meloni che oggi gli istituti agrari rappresentano il motore della formazione per lo sviluppo economico del Paese, creando per davvero occupazione nel settore – e continua guardando alle produzioni interne italiani e di qualità – Il made in Italy è da sempre stato tra le massime espressioni di eccellenza, anche quello legato alla nostra scuola. Le parole del presidente Giorgia Meloni, ci lasciano soddisfatti e pieni di entusiasmo, e vanno a confermare quello che noi pensiamo e stiamo diffondendo da anni ovvero che l’agroalimentare rappresenta il motore evolutivo della nostra terra. Anche il ministro Santanché conferma che,  il settore vitivinicolo insieme all’enoturismo, sono reali  proiezione di crescita e progresso del territorio nazionale. Finalmente si sono esaltate le risorse e le bellezze che l’Italia ha da tempo, pertanto, resta a noi il compito di proseguire verso un’unica strada, quello dello sviluppo e della formazione‘.

 

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