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Vino e Salute, sul tavolo degli esperti la risposta al binomio possibile

di Sabino Genovese

Avellino –   Stamane presso il Belsito Hotel “Le Due Torri” di Manocalzati, si è svolto un interessante quanto necessario convegno voluto dalla Dott.ssa Ilaria Petitto giurista nonché produttrice vitivinicola proprietaria della rinomata azienda Donna Chiara, patrocinato con Regione Campania e i quattro Consorzi di Tutela. A completare una sinergia congressuale professionisti di spessore sia nel mondo enologico che scientifico-medico. Apre il convegno la dott.ssa Petitto, ribadendo il tema fondamentale che si discuterà in sede: l’importanza di comunicare le proprietà benefiche del vino e la giusta informazione per una comunicazione giornalistica corretta, visto gli ultimi aggiornamenti da Bruxelles.

Etichette del vino come quelle delle sigarette, “un’idea agghiacciante” cosi la definisce il Dottor Riccardo Cotarella procedendo nell’esposizione, Presidente Assoenologi e professionista stimato in tutto il mondo per le sue creazioni enologiche. Afferma inoltre l’importanza del vino per un territorio, perché non solo rappresenta la storia di un determinato luogo ma è prima di tutto una traccia indelebile che rimarrà nel tempo tramandata nelle generazioni a seguire. Successivamente segue il Dottor Vincenzo Russo professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso la IULM di Milano, spiega la disciplina del Neuromarketing applicata al mondo del vino, si concentra sulla comprensione delle preferenze e dei comportamenti d’acquisto dei consumatori attraverso l’analisi delle loro risposte neurologiche. Attraverso l’uso di tecniche di imaging cerebrale come l’elettroencefalografia (EEG) e la risonanza magnetica funzionale (fMRI), Queste informazioni possono poi essere utilizzate per sviluppare strategie di marketing più efficaci, come la creazione di etichette di vino accattivanti, l’adattamento del prezzo e la descrizione del prodotto alle preferenze dei consumatori e la messa in atto di tecniche di esposizione mirate per attivare le parti del cervello associate alla percezione di valore e bisogno. La quarta figura scientifica ad esporre è il Dottor Michele Scognamiglio, specialista in scienza dell’alimentazione, biochimica e patologia chimica e autore del libro “Sorsi di salute”. Espone i principi nutrizionali del vino, tra cui carboidrati, proteine, lipidi, vitamine e minerali, parlando poi dell’importanza dei polifenoli, che hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali, che possono proteggere il corpo dalle malattie cardiovascolari, ridurre l’infiammazione e prevenire la crescita delle cellule tumorali. In particolare, il resveratrolo, un tipo di polifenolo presente nel vino rosso, è stato associato a una serie di benefici per la salute, come la riduzione della pressione sanguigna, il miglioramento del metabolismo dei lipidi e la prevenzione delle malattie neurodegenerative, quindi il vino come alimento di una dieta equilibrata. Lo segue Maurizio Petracca, vice presidente della Commissione permanente del Consiglio Regionale della Campania, esponendo l’importanza della ricerca scientifica per prevenire la diffusione di falsi miti, prevedendo nella nuova programmazione e nel nuovo PSR queste chiavi fondamentali, una figura politica avanguardista professionalmente impeccabile ad intuire le necessità di un territorio come la Campania ma con uno sguardo mirato al territorio vitivinicolo Irpino.

A porre invece un appello deciso e mirato anche in qualità di moderatore è il celebre Luciano Pignataro, giornalista, scrittore e gastronomo italiano de “Il Mattino” e autore del blog lucianopignataro.it, ribadendo necessaria l’unità del settore enologico-alimentare per vincere questa battaglia contro un’informazione giornalistica distorta da visioni eccessivamente negative sulle proprietà e consumo del vino da parte dell’UE. Inoltre ribadisce l’importanza e le proprietà della dieta mediterranea ovvero la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari grazie all’alto contenuto di grassi monoinsaturi dell’olio d’oliva e all’abbondanza di alimenti ricchi di antiossidanti come frutta e verdura. Inoltre, il consumo di vino nella dieta mediterranea è spesso associato a una moderata e responsabile abitudine alcolica, che può avere effetti positivi sulla salute mentale e sul benessere psicologico. Le conclusioni del convegno le trae il Dottor Cotarella affermando nuovamente l’impegno scientifico di tutti i professionisti, viticoltori e protagonisti nel mondo scientifico-medico in modo da debellare queste assurde imposizioni che portano solo alla rovina del mondo enologico italiano. Personalmente credo come professionista che l’importanza del vino va oltre il semplice piacere gustativo, infatti la giusta informazione sulle sue proprietà benefiche, unite al lavoro dell’enologo e alle caratteristiche uniche del territorio, rendono il vino un prodotto dal valore inestimabile per la salute e il benessere.

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