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Nel Wine Trekking Gourmet della seconda edizione di Dolo-Vini-Miti, un modello di turismo sostenibile e integrato al centro della Val di Cembra

Val di Cembra, Val di Fiemme, turismo e vino si incontrano in un modello di turismo sostenibile, integrato e rurale promuovendo la seconda edizione DoloViniMiti, il festival dei vini verticali. L’evento, organizzato da ApT Fiemme Cembra e Associazione Turistica, in una lingua territoriale di verde geolocalizzata nel Trentino orientale, al confine con l’Alto Adige e la Val di Fiemme dove risiedono suggestioni, storia e cultura e una biodiversità intatta di fauna e flora caratterizzante. Un pezzo di Italia che solletica i confini europei dell’Austria e della Svizzera, insieme a quelli italiani del Veneto e della Lombardia, perfettamente disegnati nella dorsale delle Alpi Orientali.

Trekking gourmet, viticoltura eroica e tavoli di confronto, percorsi turistici ricchi di storia e cultura sono state le direttrici portanti di DoloViniMiti che, nella sua seconda edizione, riconferma giusta la sua direzione di promozione territoriale.

Accolti in una delle principali valli del Trentino, delimitata da 708 chilometri di muretti a secco e da un paesaggio mozzafiato sezionato da una perfetta geometria di filari, qui Müller Thurgau e il Trento Doc trovano la loro massima espressione produttiva, facendo eco un po’ ovunque.


Da maso a maso, tipica abitazione rurale locale, il Wine Trekking Gourmet è stato guidato da Paolo Piffer ha tracciato una strada perfetta per un modello distinguibile di turismo lento, sostenibile e integrando, facendo dialogare la cultura gastronomica, il territorio e la viticoltura eroica. E così, le denominazioni del territorio sono state abbinate ai piatti realizzati da una rosa di chef di chef stellati che, partendo dalla materia prima e dai prodotti locali interni, hanno raccontato la Val di Cembra a morsi interi.

Nei sentieri di gusto, letteralmente, hanno trovato ospitalità gli avventori che sono stati accolti dall’estro culinario di Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin con un antipasto a base di tartare di salmerino e croccante di pasta, crema di lattuga e maionesi vegetali abbinato al Müller Thurgau; Alessandro Bellingeri dell’Osteria de l’Acquarol con gnocchetti alle ortiche, ziegerle e carbonara di scalogni abbinati ad etichette di Riesling; Tommaso Bellante dell’Osteria La Cantinetta con purea di zucca, spalla di manzo stufata, cavolo cappuccio al mirtillo e gelato al vino della gelateria Serafini e una selezione di Pinot Nero cembriani; in chiusura, cantina Pelz e il dessert di Luca Caviola dell’Hotel Orso Grigio con la sua frittella alle vinacce con mele, garnette e crema pasticcera alla grappa, abbinata alla grappa della Val di Cembra, hanno chiuso il circuito di gusto.

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