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Cheese 2023: tutelare i formaggi (buoni) è un atto politico

di Redazione

«Tutelare un formaggio non è soltanto tutelare un formaggio, perché Slow Food ha scelto 40 anni fa il cibo come potente strumento culturale e politico. Oggi tutto questo è ancora più vero perché il sistema alimentare pone questioni cruciali che dobbiamo affrontare: quella ambientale, il tema dei diritti umani, dell’accessibilità delle risorse, dei flussi migratori. Perché se quasi un miliardo di persone non ha accesso al cibo, allora il cibo è una questione politica – sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia presentando la 14esima edizione di Cheese, la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo organizzata da Slow Food e Città di Bra con il sostegno della Regione Piemonte che si terrà dal 15 al 18 settembre.

Tema della manifestazione è Il sapore dei prati, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Da oggi sul sito cheese.slowfood.it è possibile trovare i primi appuntamenti in programma e gli espositori che hanno già confermato la propria presenza. Cheese è una manifestazione che attraverso il Mercato dei formaggi con oltre 400 espositori, i Laboratori del Gusto e gli Appuntamenti a Tavola, la Gran Sala dei formaggi e l’Enoteca, ma anche le conferenze e i percorsi sensoriali, parla ai visitatori di tutte le età perché a ognuno è dedicato un format diverso, a partire dalle proprie passioni.

«Tutelare un formaggio può fare la differenza tra tenere aperta o chiudere una bottega o un’osteria, continuare ad abitare o abbandonare un villaggio. I paesaggi iconici italiani per cui i viaggiatori vengono da tutto il mondo sono il frutto dell’interazione millenaria tra uomo e ambiente, tra natura e comunità che la vivono. Per questo vogliamo dire che una prospettiva esiste ed è l’agroecologia perché si basa sulla biodiversità, la tutela dei suoli, l’accessibilità alle risorse e al sapere ma anche sul rispetto degli animali, che parte dalla possibilità di nutrirsi al pascolo» conclude Nappini.

L’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa evidenzia: «Come Regione condividiamo la scelta di Slow Food di portare l’attenzione alla salvaguardia dei pascoli e al benessere animale, tema di grande attualità anche per il nostro Piemonte. Parliamo non solo di tutela del territorio rurale montano ma anche di costruire nuovi ecosistemi e ambienti che salvaguardano la biodiversità. In Piemonte i pascoli alpini rappresentano un terzo della superficie agricola regionale e vogliamo che continuino a essere un esempio di integrazione tra l’attività di allevamento e mantenimento dei paesaggi montani. La Regione attraverso i fondi del programma di sviluppo rurale ha provveduto in questi anni a sostenere le aziende agricole nella gestione ecosostenibile dei pascoli e nell’allevamento delle razze animali autoctone a rischio di estinzione, sostegni che proseguono con il nuovo sviluppo rurale, fondamentali per la tutela del territorio rurale montano e per garantire la qualità dei prodotti lattiero – caseari piemontesi».

«Parlo da sindaco ma anche da cittadino di Bra per ribadire come davvero Cheese sia un atto politico rinnovato a ogni edizione da 27 anni. Cheese non ha un’area fieristica, è la città stessa a ospitare l’evento tra le sue vie e le sue piazze. Questo vuol dire per la cittadinanza crescere in consapevolezza, porsi domande e fare delle scelte. C’è una fortissima aspettativa per questa 14esima edizione che davvero si preannuncia ancora più importante per la presenza di espositori e di pubblico. I valori di Cheese sono anche al centro della presentazione della candidatura di Alba, Bra, Langhe e Roero a Capitale italiana della Cultura 2026 e del gemellaggio con Betlemme» dichiara Gianni Fogliato, sindaco di Bra.

«A Cheese poniamo l’accento su un nuovo progetto di Slow Food Italia: i prati stabili, definiti così perché, con la loro varietà di erbe – da 20 a più di 100 nei pascoli di alta montagna – sono ecosistemi ricchissimi di biodiversità, oltre a contribuire al contrasto alla crisi climatica, grazie alla loro capacità di stoccare la CO2 nel suolo e nelle radici» sottolinea Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia. «I prati stabili si trovano sulle Alpi, sugli Appennini, in collina, ma anche in pianura, nel regno dell’agricoltura intensiva, la pianura Padana, dove ne sopravvivono porzioni importanti. Sopravvivono, ma ogni anno diminuiscono: in montagna per via dell’abbandono, in pianura per la ragione opposta, l’avanzare di monocolture e cemento. Per questo a Cheese parleremo di come mapparli e tutelarli».


Cheese 2023 è organizzato da Slow Food e Città di Bra, con il supporto di Regione Piemonte e di numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner: BBBell, BPER Banca, Confartigianato Cuneo, E-viso, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo. Green partner sono Pool Pack e Ricrea. Area Partner: Baratti&Milano e Pepino. La manifestazione è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, ATL Langhe Monferrato Roero, Camera di Commercio di Cuneo e Ascom Bra. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

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