/

A Chablis, il presidente del Consorzio Tutela Vini Teresa Bruno sigilla con un premio l’intesa con la confraternita Piliers Chablisiens

di Sabino Genovese

In un clima di solennità e profondo rispetto per la tradizione vitivinicola, Teresa Bruno, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia, ha ricevuto un riconoscimento di assoluta importanza all’interno della storica confraternita francese dei Piliers Chablisiens. Questo prestigioso sodalizio, che ha sede nella rinomata regione di Chablis in Francia, celebra e sostiene la cultura vinicola del territorio. Il riconoscimento a Teresa Bruno, figura di rilievo nell’enologia irpina e italiana, testimonia l’eccellenza del suo operato e il valore della sua rappresentanza per la cultura vitivinicola dell’Irpinia. La confraternita dei Piliers Chablisiens, fondata a Chablis, è un’istituzione che si impegna dal 1953 a difendere e promuovere i valori autentici e le tradizioni enologiche della Borgogna e, più specificamente, della celebre regione di Chablis. I Piliers Chablisiens riuniscono esperti, appassionati e produttori di vino, accomunati dall’amore per la viticoltura e dall’impegno nel preservare la qualità e la genuinità dei vini locali. Ogni anno, la confraternita seleziona nuove figure d’eccellenza a livello internazionale che, attraverso il loro lavoro, incarnano i valori di dedizione, passione e rispetto per il territorio. Questo riconoscimento non è solo simbolico ma rappresenta un vero e proprio tributo alla carriera e alla visione di chi ha contribuito allo sviluppo della cultura vinicola a livello globale. La cerimonia di ingresso nella confraternita è tradizionalmente ricca di rituali e significati profondi. I Piliers Chablisiens conferiscono il titolo di “fratellanza” solo a coloro che, a vario titolo, hanno dimostrato un’attenzione e un rispetto particolari per la cultura enologica.

Questo prestigioso sodalizio accoglie al suo interno figure di spicco internazionali, creando una rete di scambio culturale e di conoscenze preziosa per l’evoluzione del settore vinicolo. Il conferimento di questo riconoscimento mette inoltre in luce l’importanza della leadership femminile nel settore, confermando che l’enologia irpina è nelle mani di una professionista capace di dialogare con il mondo, portando alto il nome della sua terra. In qualità di nuova “sorella” della confraternita dei Piliers Chablisiens, Teresa Bruno rappresenta un anello di congiunzione tra due territori unici e affascinanti per la produzione vitivinicola. Chablis e l’Irpinia, pur distanti, condividono una profonda storia enologica che affonda le radici nella terra e nella tradizione. Le condizioni climatiche e la geologia di entrambe le regioni conferiscono ai loro vini caratteristiche inimitabili, rendendole rispettivamente delle eccellenze nelle loro categorie.

Per l’Irpinia, avere una figura come la Bruno all’interno di una confraternita tanto prestigiosa è una testimonianza di quanto questa regione abbia da offrire. Il riconoscimento favorisce anche un maggiore scambio culturale tra i produttori di Chablis e dell’Irpinia, creando opportunità di collaborazioni future e di eventi internazionali che possano ampliare il pubblico dei vini irpini. Il conferimento di questo titolo è quindi una testimonianza di stima per il lavoro della Bruno, ma anche un’importante occasione per il Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia di entrare in un circuito di maggiore visibilità e apprezzamento internazionale. Il conferimento della “fratellanza” all’interno della confraternita dei Piliers Chablisiens alla dott.ssa Teresa Bruno celebra non solo la sua carriera e il suo impegno, ma anche l’intera tradizione vinicola irpina. Questo riconoscimento è un passo significativo verso il consolidamento dei legami internazionali nel mondo del vino, e un ulteriore attestato dell’eccellenza della cultura vinicola italiana. Teresa Bruno ha saputo incarnare i valori del suo territorio e presentarli al mondo con passione, visione e rispetto per la tradizione, mantenendo viva la reputazione dell’Irpinia come una delle capitali dell’enologia di qualità in Italia.

Articolo precedente

L’importanza della Gestione del Verde Urbano

Prossimo articolo

“2VI.T.E.”, un viaggio tra vino, arte e tradizioni al centro dell’Irpinia