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Affinamento subacqueo nel Golfo di Napoli, la sperimentazione degli Underwaters Cantine Carputo

di Valentina Taccone

Cantine Carputo guarda al futuro con un progetto sperimentale di affinamento subacqueo, immergendo due delle sue etichette flagship nelle acque del Golfo di Napoli, nei fondali circostanti Castel dell’Ovo. Le referenze coinvolte sono la Falanghina Metodo Classico e il Rosso Riserva Campania IGT da Piedirosso e Aglianico, destinate a un periodo di dodici mesi a circa 30 metri di profondità.

L’affinamento subacqueo sfrutta le condizioni microclimatiche dei fondali marini: temperatura stabile tra 14 e 15 °C, assenza di luce, bassa ossigenazione, pressione idrostatica intorno ai 3 bar e lievi correnti che generano micro-movimenti continui. Questi fattori rallentano i fenomeni ossidativi, preservano i composti aromatici più volatili e favoriscono nei vini spumanti una maggiore interazione tra vino e lieviti, con effetti positivi sulla complessità aromatica e sulla stabilità della spuma.
Una nuova frontiera per la cantina che mette in connessione il vino con l’ambiente marino per esplorarne le potenzialità di complessità, armonia e longevità, conferendo ai vini un carattere unico.

Le due etichette emblematiche incarnano la doppia anima della cantina. La Falanghina Metodo Classico è fine ed equilibrata, frutto di una vendemmia manuale anticipata e di una lunga permanenza sui lieviti, pensata per esprimere freschezza e finezza del vitigno autoctono. Il Rosso Riserva Campania IGT, nato dall’assemblaggio di Piedirosso e Aglianico, è strutturato e profondo, affinato in tonneau e progettato per raccontare la forza e l’intensità del territorio flegreo. Immerse in gabbie protette, le bottiglie riposeranno per un anno sul fondale, in un ambiente che funge da vera cantina naturale, con evoluzione lenta e costante.

Il progetto è gestito da Megaride, con bottiglie sigillate in gabbie inox. Parallelamente, campioni di controllo rimarranno in cantina per confronti analitici e sensoriali a intervalli regolari. I parametri monitorati includono pH, acidità totale e volatile, tenore di anidride solforosa, estratto secco, composti fenolici e pressione interna delle bottiglie di spumante. Le prove sensoriali valuteranno colore, intensità aromatica, equilibrio gustativo e persistenza.
Gli effetti attesi dell’affinamento subacqueo comprendono: stabilità cromatica nei rossi grazie alla ridotta ossigenazione, maggiore rotondità tannica, incremento della complessità aromatica nei Metodo Classico, perlage più fine e persistente e riduzione delle variazioni termiche che preserva integrità di tappo e bottiglia.

Per Cantine Carputo, questo progetto rappresenta un banco di prova concreto per integrare l’ambiente marino come fattore di affinamento, con l’obiettivo di differenziare ulteriormente la produzione e valorizzare il potenziale vitivinicolo dei Campi Flegrei.
L’affinamento subacqueo sfrutta temperatura stabile, bassa ossigenazione e pressione idrostatica costante per rallentare l’ossidazione e favorire l’evoluzione uniforme di aromi e tannini; nei Metodo Classico migliora la finezza del perlage e la complessità aromatica, mentre nei rossi contribuisce a una maggiore integrazione tannica, stabilità cromatica e armonizzazione complessiva del profilo sensoriale.

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