Evoluzione. La Guardiense guarda alla longevità come conditio sine qua non per le produzioni sannite che si presentano con una proiezione che strizza l’occhio al futuro. Fiano, Greco e Falanghina governate da lentezza e dalla cura del tempo per proporre ai mercati, nazionali e internazionali, linee produttive che promuoveranno la Campania, il Sannio nella fattispecie, areale ad alta vocazione viticola e con la produzione più alta dei distretti della regione. La Guardiense si presenta e propone le nuove annate dei vini della storica cantina La Guardiense di Guardia Sanframondi con il contribito di Domizio Pigna, presidente La Guardiense, Riccardo Cotarella e del giornalista enogastronomico Luciano Pignataro e raccontano identità e futuro dei vitigni autoctoni del Sannio.
Sette vini, sette annate recenti e storiche e sette etichette che hanno messo in luce la capacità espressiva e la longevità della linea La Guardiense sul tavolo degli esperti e alla presenza di operatori e stampa specializzata che hanno confronto e valorizzazione del territorio, sottolineando il ruolo de La Guardiense come punto di riferimento per l’enologia campana. La presenza di Cotarella e Pignataro ha arricchito la degustazione con riflessioni tecniche e culturali, rendendo la serata un vero e proprio viaggio sensoriale nel cuore del Sannio.
Falanghina del Sannio Senete 2024
Giallo paglierino con nuance brillante. Al naso lineare e deciso, con un’anagrafica olfattiva floreale di gelsomino e un corredo aromatico fruttato di mela verde e pera kaiser ancora croccante. In bocca fresco, deciso senza essere invadente. Mineralità vulcanica. In chiusura un ritorno di mandorla. Bilanciato su ogni livello percettivo ma con una prospettiva evolutiva in divenire.
Falanghina del Sannio Senete 2016
Versione vintage ma di grande sorpresa. Il tempo migliora sempre ogni cosa. Complesso, ricco e rotondo al palato e con note terziarie evidenti. Miele e frutta secca tostata. Una Falanghina che porta perfettamente i suoi anni.
Falanghina del Sannio Biancolume 2022
Immediatezza espressiva. Si presenta con rimandi gustolfattivi di pera in perfetta maturazione,qualche ritorno agrumato, fresco e una bilanciata presenza di fiori bianchi. Verticalità in prima linea.
Sannio Fiano Collio Di Tilio 2024
Il dandy in versione Fiano. Giovane sì, ancora in fase della ricerca di perfetto bilanciamento ma la prospettiva è positiva e in divenire. Fieno verde, miele di sulla, frutta secca. Nocciola, nota distintiva. In bocca è fresco, persistente e ben bilanciato.
Sannio Fiano Collio Di Tilio 2016
La versione ‘adulta’ del Sannio Fiano. Profondo, generoso su ogni punto di vista. Equilibrio con una propensione ancora alla lunghezza. Profondità, accenti aromatici eleganti ma evoluti su noyye di miele, frutta secca tostata e idrocarburi. Un morso morbido ma ancora in piena vigoria. L’espressione della longevità del Fiano del Sannio.
Sannio Greco Collio Di Tilio 2024
Riconoscibile, deciso e incisivo, dall’occhio alla bocca. Albicocca e pesca gialla, erbe aromatiche e fiori di campo. Una spalla acidità ancora forte, dunque sapido e strutturato.
Sannio Greco Pietralata 2019
Una ricchezza portata dagli anni che, però, può e deve ancora mostrare la sua punta evolutiva. Complesso. Sentori di miele, zafferano e pietra focaia. In bocca pieno, persistente e minerale. Asticella che punta verso l’alto per la sua corsa alla perfettibilità quando si parla di Sannio Greco.