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Potatura delicata, arriva la risposta positiva del metodo Simonit e Sirch all’Università di Navarra

di Valentina Taccone

Studio e ricerca all’Università di Navarra che annuncia concreti benefici, scientificamente dimostrati, della potatura delicata sulle viti. Una tecnica realizzata da due ricercatori europei e che ne dimostra una crescita più sana e vigorosa. A dimostrare gli esiti del sviluppo in ambito vitivinicolo su giovani piante di Tempranillo in Navarra e Rioja, è stato il professore universitario Luis Gonzaga Santesteban nell’ambito del convegno Terclimpro tenutosi lo scorso febbraio nella città di Bordeaux. Si tratta del metodo Simonit&Sirch che sollecita i benefici del flusso della linfa della vite testando tre diversi metodi di potatura per tre anni, hanno portato avanti uno studio costante e proficuo analizzando l’impatto della tecnica di potatura delicata su cinque fasi di sviluppo delle viti. Il metodo sviluppato dagli italiani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, promuove il rispetto del flusso della linfa. Un approccio che prevede di potare la vite solo da un lato. per consentire al fluido di scorrere liberamente sull’altro e di eseguire tagli ridotti per favorire una rapida cicatrizzazione.

 Ma cosa cambia rispetto ai metodi convenzionali? Il confronto è fondamentale: il taglio aggressivo, difatti, lascia ampie ferite senza rispettare il percorso della linfa, mentre il metodo tradizionale della regione, pur mantenendo un ceppo corto, non tiene conto del flusso della linfa.

I risultati della ricerca, dunque, parlano chiaro. Dall’analisi dei dati raccolti, le viti potate delicatamente hanno mostrato una crescita significativamente superiore rispetto a quelle sottoposte agli altri due metodi. Questi risultati evidenziano come una potatura rispettosa della fisiologia della pianta possa contribuire alla sua salute ottimale e a una maggiore produttività come avrebbe affermato il professor Santesteban: “Una potatura che riduca al minimo i tagli non necessari e tenga conto del flusso della linfa può rappresentare una strategia efficace per garantire la longevità e la salute delle viti“. Il team di ricerca, dunque, punta ad applicare il metodo su vigneti più vecchi, per verificarne l’efficacia anche su piante mature in attesa di confermarne esiti positivi che potrebbero rivoluzionare le pratiche di potatura nei vigneti di tutto il mondo.

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